Reclutamento e Selezione: 3 futuri trend da conoscere

Nel prossimo futuro, assisteremo al consolidarsi di alcune tendenze importanti, che già in questi anni stanno plasmando ed influenzando il modo in cui le organizzazioni approcciano il mercato del lavoro.

Ad emergere vincenti saranno quelle aziende che attrarranno talenti grazie non solamente ad una cultura organizzativa dinamica e orientata allo sviluppo, ma anche equipaggiata con le giuste capacità per interpretare l’ambiente che la circonda. La sfida dell’adattabilità non si vince quindi solamente sul piano individuale, ma anche sulla capacità organizzativa di prevedere e gestire il cambiamento.

Le tendenze che esamineremo sono alimentate principalmente da tre fattori: la crescente instabilità dei contesti socioeconomici, l’evoluzione delle tecnologie digitali e il ricambio generazionale.

Vediamo insieme quali saranno 3 punti di attenzione che rimarranno tali per i prossimi anni a venire.

La Green HR

Per Green HR intendiamo tutte quelle azioni, promosse dalle risorse umane, che facilitino azioni concrete nell’ambito della sostenibilità ambientale. Sempre più aziende, spinte dai mercati e dalle forze politiche, stanno scegliendo di effettuare interventi di greening, ad esempio riducendo il proprio impatto ambientale o partecipando attivamente a campagne per la salvaguardia ambientale. Per fare ciò, è importante attrarre le giuste persone, ovvero candidati che siano sensibili a questi temi, e con le giuste competenze. Per questo motivo, l’ambiente è spesso uno dei temi prominenti nelle campagne di Employer Branding. Tuttavia, c’è il rischio che questi sforzi vengano percepiti come greenwashing, ovvero la percezione da parte dei potenziali candidati che l’azienda simuli interesse per l’ambiente con tentativi poco efficaci (ad. Es regalando una borraccia di alluminio ad ogni dipendente) senza investire in processi ben più impattanti (ad es. l’inquinamento derivato da processi produttivi inefficienti). In breve, se non ci sarà coerenza tra comunicazione e politiche aziendali, i tentativi di attrarre talenti con la green HR potrebbero risultare controproducenti.

 Giovani e Gen Z

Sapere come i giovani interpretano e navigano il mondo del lavoro è fondamentale. Ed essere consapevoli che i giovani cerchino supporto e formazione, oltre che ad ambianti lavorativi che ne promuovano lo sviluppo personale e professionale, non basta più. Il contesto è cambiato negli ultimi anni; ad esempio, il mercato del lavoro si è evoluto, lasciando spazio alla cosiddetta gig economy, ovvero il lavoro indipendente o “a progetto”. Il fatto che sia in aumento tra i giovani significa che siano in aumento posizioni con autonomia, flessibilità e varietà nel proprio lavoro, ma anche diminuzione di stabilità di impiego e di salario. La chiave sarà quindi quella di offrire posizioni flessibili in termini di autonomia lavorativa e di varietà di mansioni, ma che garantiscano una stabilità che la gig economy non potrà mai garantire.

Un altro aspetto che favorirà l’inserimento dei giovani sarò l’attenzione alla Diversity ed Inclusion, ovvero politiche e culture aziendali che facilitino l’inclusione di categorie fragili di persone. Infine, occorrerà ripensare alle competenze di base, per tutti; se da una parte, infatti, non necessariamente i giovani conoscono la tecnologia meglio dei lavoratori più anziani (quanti di loro scrivono mail o apprendono ad utilizzare correttamente browsers e il famigerato pacchetto Office?), è anche vero che i lavoratori attuali dovranno imparare ad interiorizzare il modo di comunicare e gli strumenti dei più giovani. La vera sfida sarà cogliere il giusto bilanciamento tra la formazione dei giovani al lavoro in azienda e l’istruire il personale interno a lavorare con le nuove generazioni.

Management e competenze Digitali

Le competenze che occorrono per cogliere a pieno le potenzialità degli strumenti digitali saranno sempre di più fondamentali per le figure manageriali. Innovazioni come IA, algoritmi e automatizzazione influenzeranno ogni tipologia di ruolo. Ad esempio, l’HR potrà contare su algoritmi predittivi di performance, il marketing su metriche sempre più complesse, le vendite su strumenti di supporto al cliente sempre più sofisticati (come le chatbot) e canali sempre più diversificati, e così via.

La sfida sarà quella di attrarre figure con competenze critiche per percepire, catturare e riconfigurare il potenziale delle nuove tecnologie. Occorrerà focalizzare l’attenzione su skills come l’analisi dei trend, oppure la capacità di analizzare il potenziale di una specifica tecnologia per capire come trasferirlo nella propria organizzazione. Anche la capacità di adattabilità e di leadership saranno fondamentali, la prima perché comporta prontezza nel rispondere ad un ambiente sempre mutevole, la seconda per la sua importanza nella comunicazione delle nuove tecnologie ai collaboratori.

 

Il futuro è già qui, e come abbiamo visto le buone pratiche del reclutamento non possono prescindere da un atteggiamento proattivo che evidenzi ed accompagni questi 3 temi, che possiamo definire come evergreen e che caratterizzeranno il mondo del lavoro per anni a venire.

Unveil Consulting s.r.l.