Le Competenze Digitali: oltre il Pacchetto Office

Sia persone in cerca di lavoro sia i reclutatori dovrebbero prestare particolare attenzione ad una sezione del Curriculum spesso messa in secondo piano: le competenze digitali.

Avere competenze digitali non significa solo “saper usare un computer”, ma neanche essere esperti in coding e programmazione! Significa saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie, in particolare Internet.

Anche se escludiamo le posizioni non tecniche, ad oggi molti annunci di lavoro richiedono almeno il pacchetto Office, che la maggior parte delle persone include (e solo quella) nel proprio CV. Queste posizioni possono riguardare figure amministrative, commerciali, di marketing, di segreteria, oltre che molte altre. Inoltre, può venir richiesta la conoscenza di software specifici come CRM o software per la pianificazione delle attività.

Saper usare questi programmi è chiaramente una competenza importante (e non scontata), ma quando al lavoro ci sediamo di fronte ad un computer o tiriamo fuori dalle tasche il nostro cellulare, si apre un mondo di possibilità e di sfide che non sempre sono immediatamente visibili.

E tutti noi lo sappiamo bene: quante volte abbiamo partecipato a videoconferenze in cui un partecipante non riusciva a sentirci, perché non era in grado di impostare la sorgente audio corretta (ad es. le cuffie)? Quante volte capita che un collega, cliente o supervisore riceva via mail un file che non riesce ad aprire? O non sappia condividere una cartella di lavoro? O editare un file PDF?

Queste ed altre piccole difficoltà possono sembrare banali, ma nel lungo periodo possono creare grandi problemi, a partire da una progressiva inefficienza quotidiana fino, e soprattutto, ad una mancanza di percezione di efficacia e di utilità delle persone meno “digitali” che, rassegnate all’idea di essere impacciate con le nuove tecnologie, possono ritenere il loro contributo meno prezioso di quello di colleghi con maggior dimestichezza, spesso più giovani.

Facciamo chiarezza: avere competenze digitali, non significa saper convertire un PDF o condividere una cartella su Drive. Significa avere sufficiente scioltezza con le tecnologie da rendersi conto che davanti a questi semplici problemi, spesso una sufficiente ricerca sui motori di ricerca può darci le risposte che cerchiamo. Significa anche saper leggere le istruzioni così come vengono proposte, ad esempio su forum, tutorial, post su social, e replicarle sui nostri computer, senza errori. Significa individuare le informazioni corrette e separarle da quelle che non si applicano al nostro caso, ad esempio se usiamo un PC Windows, non seguiremo le istruzioni per Apple.

Ma non solo: significa anche riconoscere i propri limiti e chiedere supporto ai colleghi, dimostrando apertura mentale e voglia di crescere.

Le competenze digitali possono portare una persona, e le aziende che la assumono, molto lontano: pensate ad una figura commerciale esperta nel raccogliere informazioni online su potenziali clienti, o ad un addetto marketing deciso ad imparare a leggere in maniera analitica i dati relativi al flusso di visite ad un sito web, oppure ancora ad una figura contabile che impari in breve tempo ad utilizzare il nuovo software di gestione.

Assumere figure di questo tipo diventa fondamentale, così come saper far risaltare queste competenze in un Curriculum da una parte, e saperle leggere dall’altra. Un CV dovrebbe infatti sempre contenere esempi di come il candidato abbia risolto problemi di mansione o organizzativi grazie alle proprie competenze digitali, o di come si sia dimostrato attento ai propri limiti e abbia imparato a sviluppare queste capacità, a partire da mancanze riconosciute.

Unveil Consulting s.r.l.