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Reattivo vs Proattivo: quando una persona è pronta a fare un salto nella propria carriera professionale.

Reattivo vs Proattivo: quando una persona è pronta a fare un salto nella propria carriera professionale.

Oggi affrontiamo un tema che è il risultato di un confronto con un nostro candidato, Manager di un’azienda con il quale abbiamo parlato di adattabilità. 

Si parlava in particolare di quello che può essere l’atteggiamento di una persona nei confronti di un cambiamento e se rispecchiasse di più il concetto di adattabilità il fatto che la persona avesse un comportamento reattivo nei confronti del cambiamento, oppure un comportamento proattivo, quindi generando lei stessa un cambiamento. 

Prescindendo da quelle che potrebbero essere delle opinioni, questo argomento ci ha fatto ragionare su un aspetto molto importante: esiste un momento in cui una persona che svolge un ruolo operativo quindi senza il coordinamento o la responsabilità su altre persone, dimostra di essere pronta ad avere un avanzamento di carriera quindi ad avere una responsabilità superiore? 

La nostra opinione è stata la seguente: nel momento in cui una persona che ha da sempre avuto un comportamento reattivo nei confronti di un cambiamento senza aggiungere nulla alla mutata situazione, inizia ad avere un comportamento proattivo allora questa persona è pronta per essere quantomeno valutata per un avanzamento di carriera. 

Reattivo vs Proattivo quando una persona è pronta a fare un salto nella propria carriera professionale- Jemma Adaptability index

L’atteggiamento proattivo puoi esplicitarsi in modi diversi: può essere la proposta di una nuova soluzione ad un problema senza che questa gli venga richiesta, oppure può essere la definizione di nuove attività a fronte di input che vengono da lei stessa generati. 

Sarebbe quindi interessante organizzare un meccanismo di valutazione della performance che tenesse conto anche dell’atteggiamento nei confronti di un cambiamento se reattivo o proattivo per valutare il grado di prontezza di una persona nei confronti di un avanzamento di carriera che implichi un aumento della responsabilità. 

In quest’ ottica sarebbe opportuno che l’azienda stessa stimolasse questa attività creando non solo le condizioni ambientali per un confronto ma anche lasciando spazio alle persone per sperimentare qualcosa di diverso. 

Allo stesso modo sarebbe molto utile che le organizzazioni rendessero consapevoli le proprie persone di questo aspetto: se è vero infatti che passare da un comportamento o meglio da un atteggiamento reattivo ad uno proattivo è indice di maturità personale, ma anche professionale creare nelle persone questa consapevolezza sarebbe parte di un proficuo percorso di crescita.

Oktopous s.r.l.

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Nel lavoro è più importante la flessibilità dell’intelligenza​

Nel lavoro è più importante la flessibilità dell’intelligenza

Spesso mi viene chiesto quanto sia importante l’intelligenza nell’attuale mondo del lavoro.

E’ importante essere intelligenti?

E’ indubbio che sia importante essere intelligenti nell’odierno mondo del lavoro. L’intelligenza è utile inoltre in svariati contesti sociali: nelle relazioni interpersonali, negli sport, nei rapporti affettivi, ecc…

In un mondo iperconnesso, però, la concorrenza di persone intelligenti è estremamente elevata. Ciò vale soprattutto per ruoli in cui la digitalizzazione ha cancellato i confini: la contabilità, il marketing, l’analisi, la programmazione e così via.

Come puoi distinguerti

Dobbiamo quindi domandarci non tanto “quanto sono più intelligente?” ma piuttosto “Come posso distinguermi dagli altri?”. L’intelligenza non è un vantaggio sostenibile in un mondo iperconnesso come quello di oggi.

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La Flessibilità

La flessibilità sì. E’ proprio nell’ambito delle soft skills che si gioca la partita del lavoro nei prossimi anni. Le aziende avranno sempre più bisogno di risorse dotate di capacità relazionali e comportamentali che caratterizzano il modo in cui ci si pone nel contesto lavorativo. Tali doti soft dovranno essere sempre più formate e valorizzate.

Di seguito né indicherò alcune: autonomia, resistenza allo stress, attenzione ai dettagli, reattività, proattività, doti comunicative problem solving, team work, leadership.

I Vantaggi

L’essere flessibili nel mondo del lavoro vi darà un vantaggio competitivo. Potrete aspettare l’occasione giusta per la vostra carriera professionale, avrete maggiore probabilità di apprendere una nuova competenza quando sarà necessario. L’adattabilità vi permetterà di trovare la vostra passione e la vostra nicchia con i vostri tempi.

Scegliete voi quando fare le cose

La flessibilità, come abbiamo visto, vi permetterà di approcciare il lavoro in maniera diversa. Grazie a questa skill potrete stabilire una nuova routine ad un ritmo più lento. Avrete un vantaggio competitivo rispetto a coloro che punteranno tutto sull’intelligenza.

In conclusione

Se l’intelligenza non si può apprendere, sulla vostra flessibilità potrete invece lavorare. Sempre di più le aziende sono alla ricerca di persone in grado di adattarsi facilmente al mutare degli eventi. Capaci di saper leggere le situazioni che vivono e di reagire nel migliore dei modi. Abili a lavorare con gli altri e ad anticipare le richieste dei propri superiori.

E’ qui che si giocherà la partita del lavoro nei prossimi anni.

Vittorio Nascimbene

Founder & Ceo, Ricercamy s.r.l.

 

Mi occupo da vent’anni di Ricerca e Selezione del Personale.

Una forte curiosità unita al desiderio di trovare nuove formule per soddisfare le esigenze di recruiting dei clienti sono la mia missione.

Credo fortemente che l’unione di competenze e tecnologia rendano l’Head Hunting Smart.