La selezione perfetta non esiste, si crea
Occuparsi di selezione del personale è un mestiere difficile, lo sappiamo. I fattori alla base di un inserimento di successo sono molteplici: competenze del candidato, fattori di mercato, andamento dell’economia, attrattività dell’azienda, ecc…
Negli ultimi anni, complice una minore disponibilità economica, i percorsi di selezione sono diventati molto più accurati, spesso tortuosi. Le aziende non si possono più permettere inserimenti sbagliati e talvolta, a causa di questo, cercano profili di fatto inesistenti sia perché offrono troppo poco rispetto alla richiesta del mercato, sia perché pongono condizioni impossibili da trovare tutte insieme sullo stesso candidato.
D’altro canto i recruiter hanno saputo migliorarsi attraverso percorsi di studi universitari, master, esperienze sul campo. Si sono fatti le ossa in agenzie per il lavoro e società di ricerca e selezione del personale. Quando si presenta ad un colloquio il candidato non trova più dall’altra parte della scrivania solo il responsabile di funzione spesso molto bravo a riconoscere le competenze, ma molto meno valutare le soft skills.

Chi si occupa di recruiting sa che i fattori da valutare sono tantissimi e molto spesso mutevoli durante l’iter che porta alla scelta del candidato migliore. Anche quando si è curato in ogni minimo dettaglio l’intero processo possono esserci dei fattori esogeni a complicare le cose. Una controfferta inaspettata, sopraggiunte difficoltà dell’azienda o… una pandemia.
L’ottica di chi si occupa di HR in azienda si è inoltre spostata dal trovare una persona al individuare il talento che non solo sia in grado di portare valore aggiunto, ma molto spesso possa rimanere all’interno del contesto per un lungo periodo.
Anche gli strumenti utilizzati si sono evoluti. Siamo passati degli annunci del venerdì sul Corriere della Sera, ai siti di job posting, all’utilizzo di database sempre più sofisticati, al ricorso alle video interviste in differita, all’intelligenza artificiale.
Quando tutti questi aspetti vengono curati il bravo selezionatore si ritrova con una shortlist di 3 profili tutti interessanti ed in linea con quanto richiesto. Il lavoro però non è finito qui. Adesso arriva la parte difficile, riconoscere chi tra questi validi candidati è il migliore per la propria azienda. Se dopo aver indagato il percorso di studi svolto, tutte le competenze maturate, dopo aver verificato ogni cambio di lavoro non emerge con forza la scelta migliore, se tutti i candidati sono egualmente interessanti, può essere utile di farsi aiutare dalla scienza.

Esistono sul mercato test in grado supportare chi si occupa di scegliere le persone giuste per la propria azienda a fare una scelta ancor più consapevole. Si tratta di prodotti facili da utilizzare che non richiedono esborsi economici impegnativi, ma che sono comunque in grado di informazioni su di un singolo candidato utili a non commettere errori proprio alla fine di un percorso così impegnativo.
Ce ne sono di tutti i tipi: attitudinali, di personalità, linguistici, sulle soft skills,ecc… Vengono utilizzati da tempo con soddisfazione da moltissime aziende.
Hanno aiutato migliaia di recruiters a fare scelte più consapevoli, riducendo i tempi e costi della selezione.
Tra tutti questi strumenti però ne mancava uno. Non esisteva Infatti un test che fosse in grado di misurare l’adattabilità del candidato all’azienda.
Non esisteva, ma oggi c’è. Si chiama Jemma
Jemma è un test online facile da usare e dall’esito immediato in gradi di restituire un’analisi dell’adattbilità del candidarto all’azienda per la quale si candida.
Il test prevede una versione da sottoporre al candidato ed una versione aziendale destinata al serpondabile di funzione ovvero al futuro capo del candidato e/o ad un altro profilo direzionale.
Sarà proprio dall’elaborazione delle due versioni (quella del candidato e quella aziendale) che verrà definito l’indice di adattabilità espresso con un valore percentuale da 0 a 100 dove 0 significa nessuna adattabilità e 100 adattabilità totale. Oltre al dato numerico troverete un dettagliato report contenenti informazioni che vi saranno utili per fare la scelta giusta.
Jemma ti aiuta a fare una selezione perfetta…
Vittorio Nascimbene
Founder & Ceo, Ricercamy s.r.l.
Mi occupo da vent’anni di Ricerca e Selezione del Personale.
Una forte curiosità unita al desiderio di trovare nuove formule per soddisfare le esigenze di recruiting dei clienti sono la mia missione.
Credo fortemente che l’unione di competenze e tecnologia rendano l’Head Hunting Smart.
