Qual è il migliore candidato per la mia azienda?
Per chi si occupa di ricerca e selezione del personale la sfida più grande è quella di assumere nelle proprie aziende candidati in grado di garantire il miglior ritorno dell’investimento.
In vent’anni di attività di ricerca e selezione in consulenza mi è capitato però sovente di confrontarmi con Hr e recruiter delusi dall’esito di un’assunzione.
Spesso chi si occupa di selezione del personale si prodiga nell’individuare, contattare selezionare infine assumere profili di valore con l’obiettivo aumentare il livello di competenze e qualità generale dell’azienda.
A volte però tali inserimenti si rivelano prima o poi dei veri e propri fallimenti.
Perché?

Di sicuro i selezionatori hanno prestato grande attenzione al percorso formativo, all’esperienza maturata sul campo, alle soft skills di tutti i candidati coinvolti nel processo di selezione.
Non hanno lasciato nulla al caso, sottoponendo test psicoattitudinali, chiedendo referenze a precedenti datori di lavoro, organizzando colloqui anche con la linea per avere riscontro di più soggetti che saranno in seguito coinvolti nel lavoro con il candidato stesso
Allora se tutto ciò è avvenuto cosa non ha funzionato?
Partiamo dal presupposto che non esiste il candidato migliore in assoluto. Ogni persona ha elementi caratteriali e competenze diverse e non è detto che una persona che abbia ben performato in un determinato contesto possa esprimersi ugualmente bene in un’azienda diversa.
Da cosa dipende tutto ciò?

Innanzitutto dalle persone con le quali ci confrontiamo quotidianamente a livello lavorativo.
Come esseri umani infatti abbiamo la capacità più o meno innata di relazionarci con altri soggetti e di collaborare con gli stessi al fine di raggiungere un risultato condiviso. A volte nei team di lavoro si raggiungono equilibri in grado di agevolare tale collaborazione a volte no e addirittura può accadere che validi collaboratori si ostacolino più o meno inconsciamente vanificando così il raggiungimento dei suddetti obiettivi.
Possono sussistere però anche problematiche a livello individuale qualora la performance espressa sia lontana da quella attesa.
Allora cosa posso fare per scongiurare o ridurre ai minimi termini tali rischi?
Forse da validi professionisti della selezione quali siete avete provato a cercare sul mercato degli strumenti che permettessero di misurare la capacità di adattamento del candidato alla vostra azienda, ma non avete trovato nulla.
Non vi preoccupate, non avete sbagliato la ricerca. È che uno strumento che si adattasse al vostro scopo… non c’era.
Mentre oggi c’è e si chiama Jemma Adaptability Index!
Jemma non è il solito test, ma uno strumento semplice e potente che ti permetterà di misurare la capacità di adattamento delle persone al tuo contesto organizzativo.
Vuoi saperne di più?
Vittorio Nascimbene
Founder & Ceo, Ricercamy s.r.l.
Mi occupo da vent’anni di Ricerca e Selezione del Personale.
Una forte curiosità unita al desiderio di trovare nuove formule per soddisfare le esigenze di recruiting dei clienti sono la mia missione.
Credo fortemente che l’unione di competenze e tecnologia rendano l’Head Hunting Smart.
